Primo album ufficiale per i Love and a 38 da Los Angeles, California, dopo un ep pubblicato nel 2010 e una serie di singoli usciti tra il 2012 e il 2013. Finalmente ora la band decide di fare il passo successivo , e dopo aver creato una base di fan sia negli States che oltre, si autoproduce il disco d’esordio, scelta dovuta anche probabilmente al fatto che purtroppo ep e singoli non siano riusciti ad attirare l’attenzione delle case discografiche. Una storia questa molto simile a quella dei The Tip di cui abbiamo parlato qualche settimana fa e che conferma come la gestione delle case discografiche alcune volte risulti davvero incomprensibile. Eh si, perchè come nel caso dei The Tip ci troviamo di fronte ad un album che farà la felicità di chi ama il rock’n’roll sanguigno e ben suonato.
“Oh My God” posto come apertura è stato scelto come primo singolo del disco e ha un andamento quasi “marziale”, ricordando le cose migliori degli irlandesi The Answer, rock’n’roll dal feeling molto seventies. Approccio che ritroviamo anche in “Just Like Regret” e “Went Away”, quest’ultima non troppo distante da quanto fatto dai The Last Vegas.
“Abre Los Ojos” ha un potenziale radiofonico importante, con il cantante Ryan Hudson grande protagonista e che insieme a “Born To Make Me Die” potrebbero essere altri due potenziali singoli per un andamento quasi mainstream. Ma i Love and a 38 sono essenzialmente una rock’n’roll band e allora sotto con “Big Leg Betty” e soprattutto “I Won’t Wait”, che potremmo considerare il vero manifesto sonoro del disco e che dal vivo farà sicuramente sfracelli. Come dicevo in apertura è frustrante vedere come una band di tale portata debba autoprodursi il disco, quando ci sono molte altre uscite di livello nettamente inferiore. Date una possibilità ai Love and a 38, non ve ne pentirete.