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A Gromo San Marino il festival delle cornamuse

La famiglia delle cornamuse si raduna anche quest’anno in Alta Val Seriana. Nel fine settimana Gromo San Marino ospiterà «La notte delle lunghe pive», festa popolare che trae spunto dalla riscoperta del baghèt (o Piva delle Alpi), uno dei più antichi strumenti musicali ritrovati in Val Seriana.

L’idea è di Pietro Carisio, in arte «Pica Piva», musicista, liutaio e costruttore di baghèt. L’evento è alla quarta edizione: dopo aver toccato Premolo e Ponte Nossa, questa volta raggiunge l’Alto Serio. Domani e domenica (16 e 17 luglio), praticamente per tutta la giornata,  il suono della tradizione riempirà il Parco feste di Gromo San Marino.

La manifestazione vedrà esibirsi alcuni gruppi che hanno riscoperto la tradizione delle cornamuse: Bèrghem Baghét, Orobian Pipe Band, Lanternì, Bagnatica Ensemble. Ospite d’eccezione, dalla Galizia (Spagna), il gaitero (suonatore di gaita, la cornamusa iberica) Xulio Lorenzo che presenterà in anteprima italiana il suo nuovo cd.

Un antico baghèt
Un antico baghèt

Dalla Spagna arriveranno anche il costruttore di gaite Eduardo Represas Alcantara e Joaquin Lopez, direttore del Museo del Pueblo de Asturias di Gijon, dove ha sede anche il Museo della gaita. Sarà l’occasione per donare la riproduzione di un baghèt che poi sarà esposto in Spagna. Altro ospite d’eccezione, dalla Sicilia, Rosario Altadonna, costruttore di strumenti musicali come le zampogne a paro e i flauti.

Ma a Gandellino, nel fine settimana, ci sarà anche tanto folklore con gruppi come le Taissine di Gorno e il Costom de Par. Si potranno respirare atmosfere celtiche, grazie all’accampamento allestito dal «Clan del Tasso». Il sapore della tradizione passerà pure attraverso i piatti del servizio cucina, che funzionerà durante la due giorni.

Tradizione, ma anche contaminazione. Al festival, con la sua chitarra, ci sarà anche Roberto «Cato» Picinali, pronipote di Quirino Picinali, uno dei più famosi suonatori di baghèt.

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