Album of the week

JACK RUSSELL’S GREAT WHITE – He Saw It Comin’

Un immenso piacere veder tornare sulle scene con un nuovo lavoro lo storico cantante dei Great White Jack Russell, dopo lo split avvenuto con la band madre e un lungo silenzio discografico. Risolta la diatriba sul nome, che ha visto i vecchi compagni continuare con il nome originale e con un altro cantante, il buon Jack ha messo in piedi una band di tutto rispetto e grazie a Frontiers Records pubblica questo “He Saw It Comin'”.

In questa nuova band troviamo il vecchio compagno d’avventura nei Great White, Tony Montana, originariamente al basso, qui in veste di chitarrista, Robby Lochner ( Fight ) alla chitarra solista, Dan MCNay ( Montrose ) al basso e il batterista degli Skin, visto anche nella band di Bruce Dickinson degli Iron Maiden, Dicki Fliszar. L’album si apre con “Sign of the Times”, scelta anche come singolo, che ci ripresenta un Jack Russell in ottima forma, un pezzo non molto distante dalle tipiche sonorità dello squalo bianco e con un ritornello molto azzeccato. Sulle stesse coordinate si muove “She Moves Me”, con un feeling quasi soul e con un ottimo lavoro di Lochner. Con “Crazy” la band piazza un altro pezzo di solido hard rock blues che precede “Love Don’t Live Here”, un mid tempo ricco di melodia che si candida ed essere uno dei pezzi migliori del disco, con una sentita interpretazione di Russell che ci riporta indietro di almeno vent’anni. Con la ballata “Anything For You” non possiamo far altro che apprezzare ancora una volta la grande voce di Russell, in un pezzo semplice ma efficace, che profuma di Led Zeppelin. La title track è forse il pezzo meno classico del lotto, quasi un omaggio ai Queen più hard rock, pezzo dotato di un arrangiamento notevole e che necessita di svariati ascolti per essere apprezzato a pieno. Molto bella è anche “Blame It On The Night”, con un mood molto alla Alice Cooper periodo “Trash/Hey Stoopid”, pezzo divertente e con un bel break centrale in cui Lochner piazza un assolo tra i migliori del disco. Chiusura affidata a “Godspeed”, inaspettato viaggio negli anni ’60/’70, tra Beach Boys e Motown, a dimostrazione di una classe che nonostante il passare degli anni si mantiene inalterata. Ben tornato Jack, ci mancavi.

https://www.youtube.com/watch?v=uaWTKVqam1k

https://www.youtube.com/watch?v=Eihq-MZDMIA

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