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Clusone, scambio di immobili per fare la caserma

Dopo anni di ipotesi, discussioni, incontri, adesso è il momento di tirare le fila. Giovedì 30 novembre i sindaci della Val Seriana si riuniranno per confrontarsi in merito all’operazione che dovrebbe dare a Clusone una nuova caserma dei carabinieri. Un percorso in cui gioca un ruolo da protagonista la Comunità montana.

«La proposta che il direttivo presenterà ai sindaci – spiega il presidente Danilo Cominelli – prevede la permuta di due edifici che si trovano a Clusone. L’attuale sede della Comunità montana verrebbe scambiata con la palazzina ex Asl di piazza Sant’Anna, quest’ultima di proprietà del Comune. La nuova caserma dei Carabinieri, con il comando di Compagnia, sarebbe così realizzata nell’edificio di via Sant’Alessandro che ospita la Comunità montana. Nello stabile di piazza Sant’Anna, invece, verrebbero trasferiti gli uffici dell’ente».

Il complesso nella zona sud di Clusone è stato da tempo individuato come la sede ideale per i carabinieri. «Questa soluzione ha molti aspetti positivi – sottolinea Cominelli -. Uno su tutti la viabilità. Avere una caserma a 100 metri dalla provinciale non è come averla in centro al paese. Inoltre c’è la disponibilità di grandi spazi, dove poter realizzare tutte le strutture necessarie per un comando di Compagnia». Comando che, lo ricordiamo, ha competenza sul territorio di Val Seriana, Val di Scalve, Alto Sebino e Val Cavallina.

La palazzina ex Asl di piazza Sant’Anna

Oltre alla palazzina di piazza Sant’Anna, alla Comunità montana verrebbe ceduto anche un magazzino nel palazzo di vetro di via Zucchelli, sempre di proprietà del Comune di Clusone. Quest’ultimo riceverebbe in cambio l’immobile di via Sant’Alessandro, dove realizzare la nuova caserma. Nell’operazione andrebbero poi conteggiati i soldi necessari per adeguare l’edificio ex Asl a nuova sede della Comunità montana, circa 500 mila euro.

«La proposta che sottoporremo ai sindaci può sembrare anche di difficile comprensione in alcuni aspetti – prosegue Cominelli -, ma l’incontro del 30 novembre è stato convocato proprio per chiarire tutti i dettagli dell’operazione. Saremo inoltre attenti a recepire tutte le osservazioni che arriveranno dai sindaci o dai loro delegati. Vogliamo infatti che questa operazione sia condivisa a 360 gradi con tutto il territorio».

Non è un mistero che qualche sindaco nutra perplessità in merito al piano messo a punto. Il confronto di fine mese dovrebbe servire a chiarire tutti i dubbi e scegliere quale direzione prendere.

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