Racconti di ieri

La Cappella dell’Annunciata a Cerete Alto

La Cappella dell’Annunciata a Cerete Alto conserva uno dei cicli pittorici più suggestivi della cultura bergamasca del primo ‘500. In questa puntata di “Racconti di Ieri” Mino Scandella ripercorre la storia della cappella descrivendone l’esterno.
«La chiesetta – introduce Scandella – è stata realizzata tra il 1503 e il 1512 come ampliamento della chiesa parrocchiale del Rosario ed era situata nella storica posizione dell’abside. Nel 1725 quando la vecchia chiesa venne demolita, è stata tamponata all’esterno. Grazie a un testamento sappiamo che è stata principiata da Battistino Federighino Marinoni. Poiché commissionata da un membro di questa famiglia, sulla facciata è possibile vedere lo stemma dei Marinoni composto da bande bianche e rosse sovrastate dal gallo che tiene un fiore».
Gli affreschi esterni sono stati realizzati prima, durante e dopo la sua costruzione. «Sono da separare da quelli interni – spiega Scandella dal punto di vista artistico e degli autori. Questa differenza è ben visibile nell’affresco raffigurante San Bernardino e Sant’Antonio e nel polittico con i santi Antonio da Padova, Rocco, Sebastiano e Caterina da Siena».
Sopra la porta d’entrata è possibile osservare un affresco che riporta la scena dell’annunciazione a Maria. «È stato realizzato – aggiunge – successivamente rispetto agli affreschi intorno ed è sovra messo a un altro stemma della famiglia. Secondo gli esperti è attribuibile alla bottega del Marinoni a Desenzano».
A lato della cappella è presente un’altra costruzione. «Si tratta del sepolcreto – conclude – e anch’esso era inizialmente annesso alla vecchia chiesa. È composto da tre sepolcri, uno per gli uomini, uno per le donne e uno per i bambini. Qui sono stati sepolti molti membri della famiglia Marinoni, compresi alcuni del ramo di Clusone».

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