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Pradalunga, si sistema l’incrocio pericoloso

ViabilitàUltimi mesi di lavoro, a Pradalunga, per l’amministrazione comunale guidata da Natalina Valoti. La sindaca e la sua maggioranza si avviano alla conclusione del primo mandato mettendo in cantiere due opere che riguardano la viabilità e il recupero di un vecchio edificio.

Il primo intervento sarà dedicato alla messa in sicurezza dell’incrocio tra via Marconi e la strada provinciale 65, nella zona del cimitero, all’ingresso del paese. «È un incrocio particolarmente pericoloso, dove in passato si sono verificati degli incidenti, purtroppo anche mortali – spiega la prima cittadina -. Le opere che verranno realizzate favoriranno l’uscita verso Albino e porteranno a un allargamento della strada in modo da agevolare l’immissione sulla provinciale in direzione Bergamo. I lavori dovrebbero partire a marzo per poi concludersi nel giro di un paio di mesi».

Nell’ambito di questa operazione, è prevista anche la realizzazione di un parcheggio nella parte alta del paese, in contrada Vassalli. «Si tratta di un piccolo borgo, che soffre dei problemi di spazio tipici dei centri storici. La nuova area avrà sette posti auto a disposizione dei cittadini», aggiunge la sindaca. L’investimento è di 220 mila euro per la messa in sicurezza dell’incrocio di via Marconi e di circa 88 mila euro per il parcheggio.

La seconda opera pronta a partire riguarda un vecchio fabbricato: la “Casella Rossini” a Cornale. «Tutte le amministrazioni che si sono susseguite nel palazzo comunale dagli anni ‘60 in poi hanno inserito questo intervento nel loro programma – sottolinea Natalina Valoti -. Finora, anche per ragioni economiche, non era però stato possibile procedere alla messa in sicurezza. Noi abbiamo deciso che per il paese fosse il momento di fare una scelta per la valorizzazione del proprio patrimonio culturale e artistico».

La “Casella Rossini” è un vecchio edificio rurale, di origine medievale, posto di fronte alla scuola primaria di Cornale. «Lo stabile è naturalmente sotto tutela – continua la prima cittadina -. Stiamo definendo gli ultimi dettagli con la Soprintendenza e poi si avvieranno i lavori». La prima fase porterà alla messa in sicurezza del fabbricato (costo 80 mila euro), mentre il secondo passaggio sarà dedicato alla valorizzazione.

«Il nostro desiderio è quello di farlo diventare un luogo di aggregazione per il paese – osserva ancora Natalina Valoti -. Dopo la messa in sicurezza, l’idea è quella di avviare una fase di condivisione con le associazioni per verificare se ci possa essere l’interesse a dare nuova vita a questo edificio. Noi crediamo di sì e il connubio tra amministrazione comunale e un’associazione potrebbe essere la soluzione migliore per un luogo che ci racconta la nostra storia».

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