i Bad Marriage vengono da Boston, Massachusetts, e questo è il loro primo album, pubblicato qualche mese fa in maniera completamente indipendente e autoprodotta.
Il quintetto è composto da Jonny P alla voce, Fitzy e Ian alle chitarre, rispettivamente solista e ritmica, Todd al basso e Delaney alla batteria. L’album si compone di ben 12 canzoni e farà la felicità di chi ama le classiche sonorità hard rock d’oltreoceano, un genere in cui è bene ricordarlo le band a stelle e strisce non temono confronti. Si parte con “Diablo”, di cui sotto potete vedere anche il video, hard rock fumante tra Guns ‘n’Roses e L.A. Guns, la voce di Jonny P ricorda in alcuni momenti quella di Phil Lewis e il mood del pezzo ci catapulta indietro di un paio di decenni, subito ottimamente doppiato da “Old School Stereo”, tra Ratt e Warrant, una goduria per chi è ancora innamorato di quello che negli anni è stato definito “hair metal”. Impossibile non battere il piedino su pezzi come “Ready Aim Fire”, “Electric Emerald Eyes” ( in cui emerge forte l’influenza dei concittadini Aerosmith ) e “Long Way Down”. “Gateway Drug” è puro sleaze rock d’annata, mentre un pezzo come “Nay-Sayin’ Blues” potrebbe essere uscito da un disco di band come Rhino Bucket o Nevada Beach e di rimando , ovviamente, degli AC/DC. Meritano sicuramente di essere citate anche “Big Bad Wolf”, costruita su quel classico riff sentito almeno altre 1000 volte ma che riesce sempre a strappare un sorriso, e la conclusiva “Model Citizen”, hard’n’roll che strizza ancora l’occhio a Steven Tyler & Co. Personalmente non posso che essere contento di potervi parlare di band come i Bad Marriage, che fregandosene altamente dei trend del momento continuano a proporre quello che gli piace, senza preoccuparsi troppo di essere considerati fuori tempo massimo, se amate anche solo una delle band citate in questo articolo fiondatevi senza remore sul quintetto americano, non ve ne pentirete.