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Valgoglio, ultimo saluto a don Attilio Sarzilla

Ultimo commosso saluto oggi pomeriggio a Valgoglio a uno dei due preti gemelli pittori: don Attilio Sarzilla, spentosi nella notte tra il 30 e 31 dicembre presso la casa di riposo di Scanzorosciate, dove si trovava dai primi di dicembre.

A dire addio al sacerdote 91enne, era nato il 28 ottobre 1928 a Bergamo, sono arrivati in tanti: molte persone hanno partecipato al funerale rimanendo fuori dalla gremita chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta.

Davanti ai primi cittadini e ai numerosi sacerdoti concelebranti anche i gonfaloni listati a lutto dei Comuni di Valgoglio e Grone. Sull’altare anche il fratello gemello don Giovanni insieme al quale don Attilio era stato ordinato sacerdote il 30 maggio del 1953.

Ha presieduto il Vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, era presente anche il vicario generale della Diocesi, monsignor Davide Pelucchi.

«Don Attilio, con l’inseparabile fratello don Giovanni, amava dipingere ritratti – ha detto il Vescovo durante l’omelia -. Un esercizio non solo artistico, ma di rappresentazione dell’anima. […] Possiamo condividere il convincimento che nell’opera di don Attilio e di don Giovanni noi abbiamo riconosciuto questa ricerca: in ogni uomo riconoscere un tratto del volto di Gesù. […] Don Attilio ha amato la montagna e non solo la montagna, ha amato Dio, che si si rivela e incontra sulla montagna […] allora vogliamo consegnare al Signore don Attilio nel segno della carità, la carità del pastore che è la stessa carità di Dio per cui è diventato pastore, la carità e amore fraterno che è ricerca del bene dell’altro, che è condivisione e aiuto reciproco. La carità che abbiamo visto esercitare in maniera fraterna tra don Attilio e don Giovanni, la carità della comunità, delle comunità che ha servito nel nome del Signore e alle quali ha donato l’amore del Signore. Anche ora in questo momento la nostra preghiera è il supremo gesto di carità e di amore per lui. Benediciamo il Signore per il dono e la testimonianza di don Attilio: l’uomo che tratteggiava volti per mostrarci il Volto, l’uomo che amava la montagna, ma prima di tutto Dio che abita le montagne».

Qui sotto il servizio trasmesso questa sera nel telegiornale di Antenna2.

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