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Albino, il caso ex Italcementi approda in Consiglio comunale

Ad Albino approda anche in Consiglio comunale la demolizione dell’ex Italcementi. Dopo quanto successo lunedì 3 febbraio con l’abbattimento del capannone principale (e relative polemiche) i gruppi di minoranza “Per Albino Progetto Civico” e “Ambiente e Beni Comuni” hanno presentato un’interpellanza che verrà discussa nella seduta di venerdì 14 febbraio.

«Ciò che è accaduto lo scorso 3 febbraio ci ha lasciato esterrefatti, ma non più di tanto sorpresi – spiegano i consiglieri di minoranza -. Già durante il Consiglio Comunale del 20 dicembre avevamo chiesto al sindaco rassicurazioni in merito a quel cantiere. L’area presentava infatti varie criticità, quali la presenza di amianto (eternit) e rifiuti speciali, pericolosi per l’ambiente e la salute dei cittadini. Inoltre, l’andamento dei lavori è apparso strano a molti: dopo una prima fase di forte attività di smantellamento è seguita una fase di sospensione apparentemente totale. Nello stesso periodo si era anche sviluppato un incendio. Alla nostra richiesta di informazioni e dati certi che rassicurassero la cittadinanza, il sindaco aveva risposto asserendo semplicemente che non c’erano state segnalazioni da parte degli organi competenti».

Le segnalazioni sono però partite dal Comune il 3 febbraio, insieme alla sanzione di oltre 800 euro che la Polizia locale ha elevato all’impresa Bergamelli, esecutrice dei lavori, per aver effettuato lavori edili e di demolizione su strade pubbliche senza aver chiesto la specifica autorizzazione alle autorità competenti.

«Purtroppo – proseguono i consiglieri di minoranza -, perché l’amministrazione adottasse un atteggiamento proattivo, cioè utile a percepire anticipatamente gli eventuali problemi futuri, è stato necessario assistere allo “spettacolare” crollo dell’edificio centrale, che ha messo in pericolo la salute dei cittadini e dell’ambiente, per non parlare poi della sicurezza dei lavoratori presenti sul cantiere e delle persone che transitavano sulla provinciale e sulla pista ciclabile adiacenti».

Gli esponenti di “Per Albino Progetto Civico” e “Ambiente e Beni Comuni” aggiungono: «È vero che, come ha detto Terzi durante il Consiglio del 20 dicembre, l’area è privata e il privato può decidere autonomamente come procedere nella gestione i lavori, ma è altrettanto vero che la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente sono d’interesse pubblico, oltre che previste dallo Statuto Comunale (art. 4) ed è diritto dei cittadini essere correttamente informati, in particolar modo in situazioni che possono avere ricadute sulla salute e la sicurezza della collettività».

Nel frattempo, i lavori rimangono fermi. Dopo le dimissioni del coordinatore per la sicurezza del cantiere, il Comune di Albino ha sospeso tutti gli interventi con un’ordinanza. «Ma – sottolineano i consiglieri di minoranza – non era meglio attivarsi prima, senza arrivare a questa situazione estrema? Nell’interpellanza chiediamo il motivo per cui l’amministrazione comunale non si è attivata da subito per vigilare sul cantiere, considerate le caratteristiche particolari dell’area. Chiediamo anche tutte le informazioni riguardanti la bonifica e l’incendio, sia quelle già in possesso dell’amministrazione comunale, sia quelle che l’amministrazione può chiedere agli organi competenti (Arpa, Ats, ecc.). Chiediamo inoltre all’amministrazione di dare il giusto peso all’accaduto del 3 febbraio, affinché non succeda più che un soggetto privato metta in pericolo la sicurezza e la salute di tutti».

Le minoranze tornano anche sull’abbattimento della ciminiera all’interno del complesso, effettuato un anno fa. «Un altro aspetto che ora appare secondario ma ha la sua importanza, domandiamo perché l’amministrazione non ha interagito con la proprietà per mantenere almeno un simbolo di valenza storico-culturale all’interno dell’area, quale ad esempio poteva essere la ciminiera, a testimonianza della storia e dell’architettura di un’area produttiva che è stata particolarmente importante per la nostra città».

Venerdì la seduta è convocata per le 20,30 in municipio. L’interpellanza è il primo punto all’ordine del giorno. Al secondo punto è prevista la discussione (a porte chiuse) della mozione di sfiducia presentata dalle stesse minoranze nei confronti del presidente del Consiglio comunale Marco Bianchi (ce ne siamo già occupati in questo articolo). Mozione che potrebbe anche non esser discussa perché nel frattempo Bianchi si è dimesso dall’incarico e per questo all’ordine del giorno è prevista la nomina del nuovo presidente del Consiglio. Ultimo punto la presentazione del bilancio di previsione. 

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