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La ricetta vincente di Pro Loco Parre per le sagre e feste di paese

Con l’emergenza Coronavirus sono stati scardinati tanti modelli. Tutto è entrato in discussione e tra i temi è stato sollevato anche quello dell’organizzazione delle sagre. Pro Loco Parre risponde con un comunicato alla richiesta di sospendere sagre e feste di paese. Ecco il testo a seguire.

Nei giorni scorsi, su diverse testate locali, è apparso un articolo in cui Ascom (Associazione Commercianti) chiedeva ai sindaci dei comuni bergamaschi di sospendere le sagre e le feste di paese in cui è prevista la somministrazione di alimenti e bevande ritenendo questo tipo di eventi concorrenziali ai bar e ai ristoranti del territorio, che già hanno subito delle gravi perdite a causa dell’emergenza Coronavirus e che riapriranno attenendosi a rigide regole di distanziamento.

Per prima cosa la Pro Loco Parre, da anni attiva sul territorio, si stringe in un virtuale abbraccio a tutti gli esercenti e commercianti che in questo periodo stanno soffrendo il momento particolarmente delicato.

Cogliamo l’occasione di raccontarvi quella che per noi è una ricetta felice per evitare di incorrere in fenomeni di presunta concorrenza, prendendo spunto da quanto Ascom ha suggerito ai Sindaci della zona. Negli ultimi anni abbiamo costantemente investito nella collaborazione con commercianti, artigiani, allevatori, esercenti e produttori locali. Le nostre sagre e feste creano in questo modo un indotto, un investimento sul territorio. Solo per citare alcuni esempi concreti, compriamo formaggi e salumi dalle aziende agricole di Parre, lo stesso discorso vale per altri prodotti che vengono acquistati nei negozi di alimentari, fruttivendoli e dal supermercato del paese e dove non possibile nei paesi limitrofi, mettendo sempre al primo posto il benessere e l’importanza del nostro territorio.

I bar, i ristoranti e gli alberghi rivestono da anni il ruolo di “attori protagonisti” nei nostri eventi. Si pensi anche che, durante le Sagre più rappresentative, come ad esempio la Sagra degli Scarpinòcc o la Sagra degli Gnòch in còla i ristoranti locali sono invitati a proporre un menù che comprenda la nostra proposta in modo che il turista che lo desideri possa scegliere la “location” più indicata alle proprie esigenze, e questa scelta, vi possiamo garantire che ha costituito una esperienza con eccellenti risultati. I bar del paese sono pieni di paesani, valligiani e turisti che, prima di cenare affollano i locali per l’aperitivo. I negozi e gli allevatori del paese sono, in buona sostanza i nostri primi ed unici fornitori. Anche le strutture alberghiere in quei giorni ospitano un numero di ospiti ben superiore alla media.

Per questa ragione, pur rispettando le opinioni espresse da Ascom, ci sentiamo di suggerire questo nostro modo di operare, fatto di grande collaborazione, nell’ottica di valorizzare il territorio. Questo significa valorizzarne ogni singola realtà che lo compone con la consapevolezza che la buona riuscita degli eventi si ottiene sostenendosi a vicenda, lavorando in comune accordo per il bene della comunità.

Torneremo più forti di prima quando sarà possibile con la medesima “ricetta” che abbiamo cercato di raccontarvi.

Questa è la ricetta che suggeriamo alle altre Pro Loco, ai commercianti, agli esercenti e anche alla Ascom: aprire le porte al concetto di collaborazione volta alla valorizzazione del nostro territorio ed alla soddisfazione di tutti.

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