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Val Sedornia, un pannello svela i segreti del masso altare dei druidi

C’è un masso altare in Val Sedornia, nel territorio di Gandellino. Un luogo sacro per i druidi, sacerdoti degli antichi Celti. Il posto si chiama Spiaz de Martisöla e di recente è stato valorizzato grazie a un pannello informativo. Un’iniziativa per consentire a visitatori ed escursionisti di apprezzare le particolarità di questo enorme blocco di roccia e dell’area che lo ospita.

Lo Spiaz de Martisöla si raggiunge dopo aver imboccato il sentiero numero 309 che dai Tezzi Alti conduce in Valle Sedornia. Bastano pochi minuti di cammino per arrivare. «Il masso erratico, un parallelepipedo di verrucano rosso-violaceo, ha un volume di circa 20 mc ed emerge dal suolo per circa 130 cm – si legge sul pannello -. Le pareti verso Est e verso Ovest si sono staccate dal masso per degradazione meteorica, ruotando leggermente verso l’esterno e mostrano un abbozzo di gradini intagliati per facilitare l’accesso al masso. La parte superiore, lievemente concava e inclinata verso valle, presenta diverse incisioni, coppelle e canalicoli, di fattura rozza ma disposte con una certa simmetria: sono distribuite principalmente lungo tre linee parallele. Anche la faccia rivolta a Nord mostra una serie di incisioni disposte in linea obliqua».

«La forma e la distribuzione di queste incisioni sono tali da non potere essere ritenute di origine naturale – si legge ancora sul pannello -. Questo masso altare era presumibilmente un luogo sacro degli antichi sacerdoti, i druidi dei Celti. Forse un luogo di sacrifici. Secondo gli studi che sono stati fatti qui e in altre zone delle Alpi si ritiene che il masso altare sia stato utilizzato per riti sacri fra il terzo e il primo millennio prima di Cristo. In realtà la sacralità di questo luogo non riguarda soltanto la preistoria. Il nome “Sedornia” è una trasformazione del nome romano “Saturnia”, quindi ancora un elemento religioso, il dio Saturno, dio della natura, della prosperità e abbondanza».

Il pannello informativo è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Gandellino, il locale Gruppo Alpini, la Segheria Fornoni di Villa d’Ogna e Imberti Legnami di Fiorano al Serio (proprietario del terreno dove sorge il masso altare). Oltre alla descrizione del masso altare, sul pannello sono riportate le principali escursioni, da quelle molto facili fino ad alcune un poco più impegnative e le principali specie arboree della Val Sedornia, corredate da una breve descrizione e da una fotografia.

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