Album of the week

LYNCH MOB – Rebel

Periodo di iper-attività questo per l’ex chitarrista dei Dokken George Lynch. Infatti il nuovo capitolo dei Lynch Mob arriva pochi mesi dopo la pubblicazione di “Sun Red Sun” degli stessi Lynch Mob e poche settimane dopo la pubblicazione del suo nuovo progetto Shadow Train. Rispetto al suo predecessore, che ricordo comunque composto da sei canzoni nuove e quattro recuperate da un precedente ep, il nuovo lavoro dei Lynch Mob si caratterizza per essere decisamente più omogeneo e vede la presenza di almeno 3-4 canzoni sopra la media.
La partnership ormai rinnovata con un grande cantante come Oni Logan è decisamente uno dei punti di forza della band, che in sede di registrazione ha potuto avvalersi di una sezione ritmica di lusso formata dal compagno di Lynch nei Dokken, Jeff Pilson ( attualmente nei Foreigner ) al basso e di Brian Tichy alla batteria ( Whitesnake, Foreigner e molti altri ).

Come ci ha abituato ormai da tempo mister Lynch conduce la sua creatura su lidi molto distanti dallo spettacolare esordio di 25 anni orsono, privilegiando atmosfere polverose che mischiano rock e blues con un approccio molto guitar-oriented.
“Automatic Fix” posto in apertura è uno dei manifesti del disco intero, 6 minuti abbondanti di rock-blues con pesanti influenze stoner, guidato dalla calda e avvolgente voce di Oni Logan, perfettamente a suo agio nel ruolo dello sciamano.
Non mancano i pezzi più “semplici” e diretti, “Sanctuary” e “Pine Tree Avenue” sono due grandi canzoni hard rock ricche di melodia, come anche la conclusiva “War”, uno dei pezzi migliori dell’intero lavoro. Molto riuscite anche “Jelly Roll” e la quasi ipnotica “The Ledge”, in un disco che comunque conosce ben pochi momenti di stallo, grazie anche ad una produzione potente e al passo con i tempi.

https://www.youtube.com/watch?v=deJdCFQ76BA

 

Condividi su:

Continua a leggere

Antenna 2 Tg 01 09 2015
Successo per la Berghem fest: la soddisfazione degli organizzatori