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Colzate, una casa più bella per gli amici a 4 zampe

Hanno una casa più bella e dignitosa, gli ospiti del canile di Colzate. Si sono infatti conclusi i lavori per la sistemazione di alcuni spazi. Interventi resi possibili da più mani: un privato, il Bepi con il suo cd «Poldo» e la Comunità montana Valle Seriana. Ora i cani hanno a disposizione anche un prato dove scorrazzare liberi.

Rina Abbadini guida un gruppo di una ventina di volontari che tiene le redini della struttura. È lei a spiegare cosa è stato fatto: «Si tratta di un progetto avviato due anni fa. I lavori sono partiti a luglio. È cambiato l’esterno del canile: è stata sistemata la pavimentazione, rifatte le tettoie, tutto è stato rinnovato». Gli interventi, prosegue Rina Abbadini, «sono stati resi possibili grazie a un’importante donazione da parte di un privato, finalizzata proprio per questo progetto. Inoltre, un ringraziamento va al Bepi che ha realizzato un cd, “Poldo”, il cui ricavato è stato devoluto al canile. Per una parte ha poi partecipato la Comunità montana, realizzando la recinzione di un prato all’esterno dello stabile».

La recinzione realizzata dalla Comunità montana
La recinzione realizzata dalla Comunità montana

Tra gli interventi realizzati anche una struttura in legno che Rina Abbadini chiama scherzosamente «box per umani». «Serve quando arriva gente che ha voglia di vedere i cani, ma ha paura – spiega –. Visto che noi siamo un canile anomalo perché i cani non sono nei box, ma li abbiamo tutti liberi, se qualcuno ha paura può stare nel box all’entrata».

Il «box per umani»
Il «box per umani»

In effetti, sono tante le persone che, soprattutto nei fine settimana, frequentano la struttura di Colzate. «Sta arrivando davvero tanta gente – conferma Rina Abbadini –. Spesso sono famiglie con bambini che così hanno la possibilità di portare a passeggio i cani, restando fuori anche un’ora o due. Il sabato e la domenica arriva talmente tanta gente che a volte non abbiamo più cani perché sono tutti a passeggio».

Uno degli ospiti del canile
Uno degli ospiti del canile

Sono una quarantina i cani ospitati nello stabile accanto alla pista ciclabile. «Nell’arco di un anno qui passano circa 200 cani. Vuol dire che quando vengono trovati sulla strada il punto di riferimento è il canile. Se il cane ha un microchip risaliamo al proprietario e lo riteniamo un cane transitato al canile. Come affidi veri e propri siamo sui 150 cani all’anno».

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