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Gazzaniga, don Mazzi: «I nostri ragazzi hanno bisogno di padri»

Va subito al sodo, don Antonio Mazzi. Invitato a parlare alle famiglie a chiusura della Settimana di San Giovanni Bosco a Gazzaniga, il fondatore della Comunità Exodus salta ogni preambolo e mette immediatamente a fuoco quelli che secondo lui sono i punti fondamentali in tema di educazione: adolescenza e paternità. «Nella mia vita ho capito che il momento più delicato dell’educazione è l’adolescenza. E quanto sia importante la figura del padre durante l’adolescenza. Perché noi figli con la mamma abbiamo un rapporto naturale, mentre il padre è misterioso. Il padre vero lo conosciamo durante l’adolescenza. Noi siamo in crisi perché i padri non hanno capito il loro ruolo, che vuole dire pazienza, presenza e parola».

In piedi sul palco del cinema dell’oratorio, don Mazzi parla muovendosi tra aneddoti e riflessioni. Si sofferma sulla sua infanzia: orfano di padre, ragazzo ribelle, che trova nel nonno una figura di riferimento. Poi racconta degli studi, l’ordinazione, in seguito l’incontro con i tossicodipendenti del parco Lambro, a Milano. Ma il sacerdote veronese concentra l’attenzione soprattutto sui ragazzi di oggi. «Io ho sofferto tantissimo la mancanza del padre, però me la sono tenuta dentro. Oggi i ragazzi non se la tengono dentro. Amate gli adolescenti e prima di punirli pensateci due volte. E agli insegnanti dico: attenzione a bocciare. Vuol dire creare malessere».

Un'altra immagine di don Mazzi
Un’altra immagine di don Mazzi

Con i genitori insiste: «La cena è il luogo della famiglia, non del processo. Dobbiamo trovare il momento in cui guardarci negli occhi. L’adolescente deve capire che vi volete ancora bene. È in cerca d’amore: ha bisogno di vedere in voi l’amore e la pazienza. Quando i figli diventano adolescenti, dovete ripensarvi come coppia, come padri e madri».

E ancora: «Non spaventatevi se i ragazzi vi rovinano qualche serata o qualche nottata. La notte per un adolescente è dolce, la notte è tenera. E spero che gli oratori il sabato sera siano aperti». Quindi, di nuovo, l’invito ad ascoltare, capire: «Puniteli poco e siate presenti di più».

Don Mazzi non nega le difficoltà nell’essere genitori oggi, ma sprona ad aver fiducia: «Niente è impossibile. Si può uscire da tutte le difficoltà. È la vita che vi porta ad essere padri ed essere madri. Seguite il vostro cuore. Non spaventatevi, potete farcela. E se non ce la fate, alzate il telefono e chiedete aiuto». Non solo, il sacerdote suggerisce anche di fare squadra: «Non state soli. Create gruppi di genitori, vedetevi».

Infine, ancora l’insistenza sull’importanza del padre: «Della figura maschile c’è sempre bisogno. La carezza della madre è diversa da quella del padre: una è tenerezza, l’altra è coraggio».

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