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Valgoglio non si arrende: «Ci teniamo l’acqua»

Non si arrende il comitato che a Valgoglio si batte per mantenere la gestione dell’acqua, senza cedere le reti a Uniacque. Oggi in un’assemblea pubblica sono stati spiegati gli ultimi sviluppi della vicenda.

Molta gente nella sala dell’oratorio che ha ospitato l’incontro, a dimostrazione di quanto il tema sia sentito in paese. Negli anni scorsi sono state raccolte anche parecchie firme per spingere l’amministrazione comunale a non ratificare l’adesione a Uniacque.

Ad inizio assemblea Damiano Bonardo, uno dei rappresentanti del comitato, ha fatto il punto della situazione: «Il presidente della Provincia ha ritenuto che collegare la concessione agli scarichi all’entrata in Uniacque fosse una forzatura. Quindi ha deciso di rinnovare la concessione allo scarico ai comuni sotto i mille abitanti per quattro anni. E questa concessione al nostro paese è già arrivata. Questo significa che gestiamo l’intero servizio idrico integrato come abbiamo sempre fatto: captazione, distribuzione, fognatura e depurazione».

Il rischio, a far da soli, è di incorrere in sanzioni, soprattutto per i valori dell’acqua che viene scaricata. «Abbiamo chiesto al Comune i risultati delle analisi dell’acqua che esce dalle vasche di filtraggio a Colarete – ha detto ancora Bonardo -. Le analisi dicono che fatto 100 il valore massimo di inquinamento che possiamo produrre, noi siamo sotto il 10. Quindi, le acque sono più che depurate».

All’assemblea ha partecipato anche Carletto Forchini, vicesindaco di Isola di Fondra, uno dei comuni bergamaschi che ancora non hanno aderito a Uniacque.

Qui il servizio di Antenna2 con l’intervista ad Augusto Bonardo ed Edgardo Morstabilini: 

Abbiamo contattato anche il sindaco di Valgoglio Eli Pedretti, che non ha partecipato all’assemblea. «Siamo disponibili al dialogo – ha detto -, ma deve essere chiaro che ci sono anche normative da rispettare».

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