Album of the week

HARD ACTION – Hot Wired Beat

Secondo lavoro per i finlandesi Hard Action che avevano debuttato nel 2015 con un buonissimo disco come “Sinister Vibes”, rock’n’roll ad alto voltaggio che trova il suo degno successore in questo nuovo “Hot Wired Beat”

Nove canzoni per poco più di mezz’ora di durata, niente fronzoli ma solo tanta attitudine, questo è quello che troverete in questo disco, che non punta sicuramente a riscrivere nessuna regola di come fare rock’n’roll ma che si propone di portare avanti un discorso che tante band scandinave hanno fatto negli ultimi 30 anni. Perchè c’è molto degli Hellacopters in “Free Fall” e “Hostile Street” , ma anche degli Hanoi Rocks in “Nothing Ever Changed” e “The Losing Side”, in cui Gynter Kivioja dimostra di essere cantante versatile e capace di variare l’approccio senza molti problemi. Ma l’album è comunque orientato verso pezzi tosti, con le chitarre di Kivioja e Ville Valavuo a creare un assalto sonoro massiccio, ben sostenute dalla sezione ritmica di Aapee Heinola al basso e Markus Hietamies alla batteria. “Running Start” mischia le due facce descritte prima in una delle più belle canzoni del disco, mentre con “Tied Down” riparte un altro assalto in pieno stile Hellacopters/Gluecifer. Altro giro altra corsa con “Knocked Down, Dragged Out” che precede “May”, in cui i nostri calano seppur di poco l’assalto e si concedono un brano più melodico. Una produzione indovinata rende questo secondo lavoro dei quattro finlandesi imperdibile per chi soprattutto negli anni ’90 considerava band come i già citati Hellacopters e Gluecifer i salvatori della patria, un disco che potrà comunque piacere a chi apprezza il rock’n’roll fatto con cuore e sudore.

 

 

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