Album of the week

SNEW – You’ve Got Some Nerve

E’ sempre un piacere poter parlare ( ed ascoltare ) un nuovo disco degli Snew, da Hollywood, California, giunti con questo “You’ve Got Some Nerve” al quarto album, che arriva dopo ben 6 anni dal precedente lavoro.

La band è come sempre focalizzata intorno alla figura del cantante e leader Curtis Don Vito, con lui in questo disco troviamo Andy Lux e Lenny Spicke alle chitarre, Paul Ill al basso e Mark Ohrenberger alla batteria. Ho sempre considerato gli Snew come i degni eredi dell’era d’oro del Sunset Strip, e in modo particolare di gruppi come Rhino Bucket, Junkyard e Dirty Looks, ovvero la frangia più rock’n’roll e meno glam del sound di quegli anni. Curtis Don Vito è di fatto un veterano della scena, anche se prima di apparire con gli Snew nel 2008 la sua unica pubblicazione era un 7″ realizzato con i Vengeance nel 1983, che successivamente diventeranno i Lixx Array, band meteora con un solo album all’attivo all’inizio degli anni ’90. L’inizio è con il botto, “Ur Freaking Me Out” è un incendiario rock’n’roll con tanto di tromba/sax che toglie qualsiasi dubbio: gli Snew sono tornati e non hanno intenzione di fare prigionieri. “Holy Hell” è da lacrimuccia tanto è capace di riportarci indietro ai tempi in cui queste erano le sonorità che dominavano la città degli angeli, così come anche la successiva “Acetylene Queen”, dall’andamento roccioso e minaccioso degno dei migliori L.A. Guns. “Put Upon” schiaccia il pedale dell’acceleratore con ottimi risultati, mentre in “Sharpie” ritornano a fare capolino i fiati suonati da Mark Pender ( tromba ) e Joe Sublett ( Sax ) per un risultato finale che profuma di Aerosmith lontano un miglio. “Something New Everybody Wants” è costruita su un coro che entra in testa dopo il primo ascolto e che vede un Curtis Don Vito sguaiato come mai. Andando verso la fine troviamo “Revolution Is A Closed Loop” , mid tempo ipnotico che lascia poi spazio alla title track che è un fantastico pezzo di rock’n’roll che farà felice chi ama i Junkyard, per una conclusione davvero ottima. Per il sottoscritto questo è sicuramente uno dei migliori dischi di questo anno che volge al termine, gli Snew meritano totale ammirazione anche solo per essere tra i pochi eredi credibili di una scena fantastica, forse, laggiù tra i vicoli del Sunset,  dopotutto, c’è ancora un cuore rock’n’roll che batte.

 

 

 

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