Album of the week

QUIET RIOT – One Night in Milan

Sta diventando una piacevole abitudine quella di poter ( ri )ascoltare i concerti del Frontiers Rock Festival, che da alcuni anni l’etichetta italiana Frontiers propone agli appassionati in quel del Live di Trezzo sull’Adda. Un label festival, ovvero una kermesse a cui partecipano solo gruppi appartenenti all’etichetta, che in questi ultimi anni ha messo sotto contratto decine di band di grande nome, come appunto i Quiet Riot.

La band è guidata ai giorni nostri dal batterista di lungo corso Frankie Banali, a cui si aggiungono il bassista Chuck Wright ( per lui un ritorno nella band tanti anni dopo ) e i nuovi Alex Grossi alla chitarra e James Durbin alla voce. Molte cose sono state dette e scritte sulla utilità o meno di far continuare il nome della band senza il suo storico cantante Kevin DuBrow, scomparso qualche anno fa, un discorso questo che andrebbe fatto probabilmente per l’80% delle band storiche in circolazione, che tra reunion e nuovi componenti difficilmente sono quelle dell’inizio carriera. Personalmente mi sono gustato l’esibizione milanese del quartetto americano senza molti preconcetti, e alla fine la mia impressione è stata la stessa che ho ricavato riascoltando lo show qualche mese dopo: una band in palla, con tanta voglia di divertirsi e far divertire e con una manciata di brani che mi hanno riportato indietro di tanti anni, suonati con la giusta carica. Una scaletta improntata chiaramente sui grandi classici della band, ma non sono mancati un paio di estratti del nuovo corso, “I Cant’ Get Enough” e “Freak Flag” che mi hanno convinto tanto quanto la versione in studio. Ovvio che pezzi come “Slick Black Cadillac”, “Condition Critical”, “Wild & The Young” e “Mama Weer All Crazee Now” facciano la parte del leone, per non parlare della doppietta finale “Cum On Feel The Noize” e “Bang Your Head” che fa cantare praticamente tutti. Insieme alla parte audio potrete gustarvi anche la parte video realizzata in un dvd abbastanza essenziale ma che ben fotografa lo spirito della serata, una grande festa all’insegna del classico hard rock americano degli eighties, genere in cui i nostri hanno contribuito in maniera importante con almeno tre dischi che tutti gli appassionati del genere dovrebbero possedere nella propria discografia.

 

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