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Valbondione, la frana si muove ancora. Ribadito l’appello: «Non utilizzate la mulattiera del Curò»

Continua a muoversi la frana del monte Pomnolo, a Valbondione. Sassi di medie dimensioni si sono staccati ieri mattina (domenica 26 giugno) e sono rotolati a valle. Un episodio che conferma la situazione di pericolo e la necessità di rispettare i divieti di transito, a partire da quello sulla mulattiera del Curò (sentiero Cai 305).

«Questo nuovo distacco si è verificato verso le 10,30 e ci è stato segnalato da un escursionista che lo ha visto da lontano», conferma la sindaca di Valbondione Romina Riccardi. Oggi, peraltro, sono iniziati i primi lavori per mettere in sicurezza la contrada Grumetti. L’intervento prevede il disgaggio dei blocchi rocciosi instabili e la posa di una rete metallica lunga 70 metri e alta 5 sopra la mulattiera nell’area interessata. Il costo è 250 mila euro. Per l’intervento risolutivo, da 700 mila euro, e la riapertura della mulattiera bisognerà invece aspettare (ne abbiamo scritto qui).

La sindaca di Valbondione ribadisce l’appello a non utilizzare il sentiero 305 e a stare lontani dall’area di cantiere, dove è previsto anche l’impiego di esplosivo. Per salire al Curò, al rifugio Barbellino o raggiungere l’abitato di Maslana l’unico sentiero percorribile rimane il 332 che parte dall’abitato di Pianlivere.

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