Album of the week

THE 69 EYES – West End

Festeggiare 30 anni di carriera per una band non è cosa di tutti i giorni, i The 69 Eyes lo fanno con un nuovo disco che di fatto racchiude tutto quello che il quintetto di Helsinki ha fatto durante questo lungo periodo, passando dagli esordi sleaze rock’n’roll, al gothic rock nella parte centrale della carriera fino ad arrivare ad un mix delle due cose negli ultimi anni.

La cosa che mi piace comunque rimarcare è il fatto che la band ha sempre mantenuto una propria linea ben precisa, fatto questo probabilmente dovuto anche agli zero cambiamenti di formazione nel corso di questi anni che hanno donato stabilità al progetto The 69 Eyes, se ci pensiamo è una cosa assolutamente rara trovare una formazione che può annoverare gli stessi membri dopo 30 anni senza mai aver neanche pensato di cambiare qualcosa. Prodotto ottimamente da Johnny Lee Michaels, l’album si compone di 11 nuove canzoni che vedono anche la presenza di diversi ospiti, primo su tutti Dani Filth, cantante dei Cradle of Filth, che duetta con Jyrki69 nel pezzo d’apertura “Two Horns Up”, che potremmo definire il manifesto sonoro di cosa sono oggi i The 69 Eyes, gothic rock’n’roll di alto livello con un sound ormai assolutamente riconoscibile e distintivo. Dani Filth torna poi anche in “The Last House on the Left” insieme a Wednesday 13 dei Murderdolls e a Calico Cooper, la figlia di Alice Cooper, in un incendiario pezzo che è sicuramente tra i momenti migliori del disco. Ma non mancano ovviamente i brani dove la componente gotica prende il sopravvento come in “Black Orchid”, “Change” e “Death & Desire” , giocate sulla voce vampiresca di Jyrki69 e dotate di quella malinconia di fondo da sempre presente nella musica dei nostri.  Malinconia di fondo presente anche in “27 & Done” con un ottimo lavoro della coppia di chitarristi Bazie / Timo Timo, mentre a prendersi la scena in “Cheyenna” è la sezione ritmica con Archie al basso e Jussi 69 alla batteria, per il sottoscritto da sempre una delle chiavi vincenti del loro sound. Ma se è il rock’n’roll degli inizi della band finlandese che vi manca allora ascoltatevi “Burn Witch Burn” e “Outsiders” , e capirete che le radici del loro suono sono rimaste le stesse. Da segnalare che nella versione deluxe del disco è presente un documentario in dvd sui 30 anni della band, documento imperdibile per chi da sempre apprezza i 5 vampiri di Helsinki. Poteva esserci modo migliore per festeggiare i 30 anni di carriera ? Non credo, ben fatto ragazzi.

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